venerdì 18 luglio 2008

Introduzione


L'opera di Caravaggio descrive nel suo complesso quel processo di trasformazione della percezione, dell'intuizione e della conoscenza che caratterizza l'opera alchemica di chi privilegia l'esperienza personale, diretta e spesso sofferta, rispetto ad altre forme di elaborazione delle immagini, delle impressioni e delle informezioni mediate dall'intelletto razionalizzatore.

Attraverso la pratica artistica Caravaggio realizza il percorso della Gnosi, e cioè della verifica in prima persona, di ciò che è contenuto sotto forma di metafora, all'interno dei testi sacri della tradizione spirituale di riferimento. Il percorso della gnosi caravaggesca non si compie attraverso lo studio preliminare della Bibbia o del Vangelo, ma dall'osservazione delle dinamiche evolutive innescate dall'energia psichica (la bile nera), creativa (la bile rossa) e mentale (la bile gialla) all'interno del sisstema sensoriale.

Il metodo di Caravaggio, se così possiamo definirlo, è lo stesso praticato da Freud, Jung, Reich, Lowen e in genere da tutti gli studiosi della psiche umana, anche se l'oggetto di indagine è invertito; gli psicoanalisti studiano la natura umana attraverso l'osservazione analitica i contenuti subconsci e inconsci della psiche e i processi di trasformazione dell'energia psichica in espressione simbolica delle pulsioni rimosse o inibite, mentre l'osservazione artistica di Caravaggio origina dalla propria natura psichica, creativa e intuitiva (il Sè istintuale) per sperimentare l'autenticità delle proprie intuizioni, per cui ogni sua opera si configura come una sintesi ben ponderata della propria personale conoscenza.

L'aspetto straordinario della gnosi individuale è che assomiglia in tutto e per tutto a quella di altri ricercatori, indipendentemente dalla cultura, dal credo e dalla società in cui vivono. Ciò significa che il corpo umano è in grado di genereare un sapere "universale" condivisibile,uguale in ogni essere vivente, presente ovunque, in ogni parte della terra, anche se si manifesta, esprime e codifica con linguaggi, immagini e simboli diversi e differenziati.

Sia Freud che Caravaggio scrutano l'anima umana, ma mentre Freud analizza le dinamiche psichiche partendo da una esperienza mentale di ciò che osserva, Caravaggio, come tutti gli artisti rinascimentali, indaga le dinamiche evolutive della propria natura e lo fa mettendosi alla prova. sia sul piano fisico e dell'azione creativa che su quello artistico e della percezione creativa.

Il sapere del corpo diventa vero e concreto quando l'individuo inizia a contenere la pulsione ad agire e, attraverso le funzioni della percezione, dell'intuizione e della contemplazione induce un intervallo di tempo in cui colloca la dimensione artistica della vita. Dal contenimento della pulsione psichica a soddisfare i bisogni che hanno origine dalla 'spinta' sessuale, alla vita contemplativa in cui è possibile manifestare l'arte della trasformazione della materia, il passo è breve.

L'Alchimia è quindi una prassi che origine dal "distacco dai sensi" inteso come osservazione di sè, dalla contemplazione dei pensieri generati dall'azione e dalla meditazione dei contenuti simbolici presenti in ogni forma di percezione consapevole delle immagini conscie e subconscie, inconscie e iperconscie (probenienti da una coscienza esterna al corpo). In fondo la "coscienza osservante" di cui parlano le scritture ebraiche, mussulmane e cattoliche non è altro che l'anticamera dell'Arte Alchemica, intesa come potenzialitrà dell'anima di evolvere se stessa indipendentemente dalle prove della sofferenza, del dolore e dell'espiazione del senso di colpa. L'arte alchemica non richiede nessun sacrificio, nè la pratica di alcuna disciplina, amche se il contenimento della pulsione psichica (il sangue/seme femminile) e sessuale (lo sperma(il seme maschile) richiede un minimo di autocoscienza e capacità di procastinazione della soddisfazione dei bisogni.

Nella terminologia dell'alchimista che studia la materia umana a partire dall'esperienza diretta e dall'osservazione attenta e scrupolosa della vita interiore, il corpo è il "Sè fisico", unità organica in grado di contenere, organizzare e sintetizzare la manifestazione biologica e culturale (epigenetica) degli istinti (il se istintuale), delle pulsioni (il se psichico) e della libido (il se mentale materiale). Il corpo è una unità vivente che sperimenta la vita attraverso l'azione e si adatta ad essa sviluppando le qualità critiche, sensoriali e razionali della percezione.

L'essere vivente, non diversamente dall'anima, conosce la natura rispondendo con l'azione alle sollecitazione dei bisogni biologici indispensabili alla sopravvivenza, ma a differenza degli animali, è dotato di un corredo biologico inadeguato per vivere nello stato di natura e attinge al sapere istintivo peculiare del corpo femminile, specializzato nella percezione e nel conseguente adattamento alle condizioni contingenti. Il mito della nascita di Eva, simbolo del corredo biologico femminile, è quindi riletta dalla Gnosi rinascimentale come origine di un processo di integrazione delle facoltà della percezione istintiva all'interno di un progetto filosofico e spirituale che individua "quattro stadi" di trasformazione dell'identità sessuale: l'ermafrodito, l'androgino, l'androgino rebis e il Rebis.

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